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Cristiano Plicato nasce a Camastra, in Sicilia. All'inizio degli anni sessanta quando arriva a Milano,porta con sé colori, tradizioni, paesaggi e racconti che restano nella memoria.

Il padre, per un po', vende gelati nella piazza di Santa Maria del Suffragio, e gli parla di due tipi che avevamo destato la sua curiosità: un uomo vestito di bianco di nome Lucio Fontana e un altro, divenuto famoso per la sua Merde d'artista, Piero Manzoni: artisti che incontra nel racconto di suo padre. Ne incontrerà molti altri, a Desio,  poi a Roma, dove andrà a concludere i suoi studi di pittura e di architettura d'interni nel 1971. Alcuni saranno maestri, altri interlocutori, altri compagni di vita e di arte. Cita Gino Fossati, Vittorio Viviani, Angelo Magni, Pierantonio Verga, Fosco Bertani, Paolo Monterisi, Gino Meloni, fino a Luigi Veronesi. L'incontro con Rafael Alberti, una fortuita conversazione con Pier Paolo Pasolini e, nel1968, l'occasione di esporre nella mostra collettiva di Alba Adriatica integrano nella sua arte anche la poesia e la letteratura. Carlo Scarpa a Venezia, negli anni dell'occupazione della Biennale, gli compra due tele. Poi, la sua produzione prosegue a ritmo intenso, fino a quando, grazie al critico Gino Sordini, nel 1971/72, inaugura una personale a Milano, alla Galleria Ticino. In quell'occasione, Emilio Tadini si esprime riconoscendo a Cristiano Plicato “buona prova di rigore, serietà e certezza”.

Nel 1979, in occasione del XIX anniversario dell'eruzione del Vesuvio, viene invitato a Pompei, dove gli vengono consegnate le chiavi d'oro della città. In quegli anni è titolare della Cattedra di pittura alla Accademia di Belle Arti di Agrigento. Si susseguono, fino al 2011, oltre novanta mostre, molti viaggi, nuovi incontri con artisti, poeti, amici. 

 

Espone in musei e istituzioni di Italia, Spagna, Germania, Belgio, Francia, Inghilterra, Sud America, Nord America, Russia e in raccolte e collezioni private e pubbliche tra cui: l'Arcivescovado, Milano; la Collezione Card. Giacomo Lercaro, Bologna; la Collezione Arte e Spiritualità, Museo San Paolo VI°, Concesio (BS); il Museo de Arte de Aragua, Venezuela; il Museo di Gibellina (TP); il Museo Mariano d’Arte Contemporanea, Alessano (LE); il Museo Fondo de Arte Castell Platja de Aro, la Fundació Jordi Comas Matamala Platja de Aro e il Museo de Calonge, GI, Spagna; il Museo del Disegno, Salò (BS); il Museo della Permanente, Milano; la Strand Gallery, Londra; il Museo Salvador Dalì,

Berlino; il Musee Site Oud Sin Jan, Bruges, Belgio; il Museo Scalvini, Desio (MB); il MAC - Museo Arte Contemporanea, Lissone (MB); la Galleria Civica Ezio Mariani, Seregno (MB); ecc. Dagli anni ottanta collabora con la Permanente di Milano, esponendo i suoi lavori e curando le mostre di altri artisti.

Maestro di vita fu anche lo scultore Giuseppe Scalvini, di cui oggi Cristiano Plicato cura il Museo Scalvini che ha trovato accoglienza da parte della Città di Desio, nella bellissima Villa Tittoni.

Nel 2011 è invitato all'Esposizione Internazionale d'Arte della 54° Biennale di Venezia, Padiglione Italia a cura di Vittorio Sgarbi.

Da oltre trent'anni, collabora con galleristi, mercanti e collezionisti spagnoli, tra cui Juanjo Gallardo, J. M. Prat, Jordi Comas Matamala e Carmen Hospital.

Dal settembre 2021, espone con MA-EC Gallery, Milano.

Nella mostra Frozen Time espone a Milano con l'artista Mengjie Huang con l'allestimento a cura di Li Yuan.

Dal 1° al 30 aprile 2022, il prof. Paolo Sabbatini cura e presenta la mostra personale dal titolo Tunnel del Tempo, presso l'Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles. Alcune sue opere sono esposte, nello stand della MA-EC Gallery, alla fiera WOPART di Lugano.

Ampia la sua bibliografia, fra gli altri, Flaminio Gualdoni, Alberto Veca , Rachele Ferrario Renata Ghiazza.

 

                                                                                                                                                                                 Fabiola M. Giancotti

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